Forse il fotografo, l’atto di fotografare e l’oggetto fotografato sono fasi di un unico processo. Il fotografo s’impregna del soggetto ma allo stesso tempo il suo spirito invade il soggetto. Quando l’osmosi è reciproca, nasce una immagine significativa. Il tema della realtà quotidiana è l’occasione per focalizzare l’attenzione sul rapporto di interdipendenza tra il mondo interiore e quello esterno. Spero così di parlare della fotografia in quanto arte che può svincolarsi dalla imitazione dell’oggetto reale pur continuando ad indagare il mondo. L’uso della pellicola è indispensabile affinché le esposizioni multiple lascino spazio all’aleatorietà nella composizione che si evolve nel buio della fotocamera, nell’impossibilità di essere vista fino al momento dello sviluppo. Il mezzo arcaico della pellicola si incontra con il digitale in quanto la stampa a getto permette di utilizzare bene materiali come la carta di cotone o la tela.
Realtà quotidiana
Fabio Marazzi nasce a Roma il 27/07/53. Fotografa dal 1982 e da allora non ha mai smesso di studiare e praticare la fotografia portando avanti di pari passo la ricerca personale e l’aspetto professionale. Lavora nel settore dell’alimentazione biologica di cui cura gli aspetti commerciali, di immagine e comunicazione. E’ anche specializzato nel reportage sugli artisti. Dal 2001 ad oggi ha esposto in diverse mostre personali e collettive. Oggi insegna Fotografia presso l’U.P.E di Monterotondo.
Dal 4 aprile al 25 maggio settima edizione di FotoGrafia-Festival Internazionale di Roma promosso dal Comune di Roma, prodotto da Zoneattive, con la direzione artistica di Marco Delogu.