La Galleria Anna D’Ascanio propone tre mostre personali in contemporanea: Nobuyoshi Araki, Paola Binante e Giorgio Cosulich. Le fotografie di Araki raccontano la straordinaria normalità delle emozioni. La reiterazione, con variazione del rituale sessuale, che appartiene ad ogni coppia è consacrata dall’artista che rivive ogni volta ex novo l’emozione di una complicità rimpianta. Le fotografie di Paola Binante esplorano un territorio distante, una Pechino inedita che si palesa mediante una attenta ricerca dei segni del tempo presente e passato sugli oggetti d’uso quotidiano, sull’architettura. Giorgio Cosulich indaga invece una realtà altrettanto remota, quella africana, cogliendo con grande efficacia il senso profondo della migrazione. Il treno, mezzo di trasporto che conduce grandi masse di persone, attraverso un viaggio alla ricerca di un’identità è luogo di incontro e di scambio interpersonale ed interculturale.
- A B C - Araki, Binante, Cosulich
Nobuyoshi Araki, personaggio di fama mondiale, è nato a Tokyo nel 1940. Nel 1965 Araki presenta la sua prima mostra personale presso lo Shinijuku Station Building (Tokyo). Nel 1971 sposa la sua compagna Yoko Aoki . In questo periodo si delinea in modo sempre più definito la sua ricerca sull’erotismo e sul nudo femminile. Nel 1990 muore sua moglie e pubblica il libro “Sentimental Journey/Winter Journey”, in cui ripercorre l’intensissima relazione sentimentale. Paola Binante nasce a Roma nel 1965, vive e lavora a Bologna; attualmente è docente di Fotografia presso il corso universitario dell’ISIA di Urbino. Nel 1984 passa al professionismo nel campo della Fotografia d’Arte. Nel 2002 ha inizio la sua ricerca artistica. Giorgio Cosulich, nato a Roma nel 1970, inizia la sua carriera nel 1995 a New York come fotografo di moda. Nel 1997 sceglie la strada del fotogiornalismo e del reportage sociale. Attualmente vive a Roma è docente di fotoreportage presso l’Accademia Cromatica di Roma.
Dal 4 aprile al 25 maggio settima edizione di FotoGrafia-Festival Internazionale di Roma promosso dal Comune di Roma, prodotto da Zoneattive, con la direzione artistica di Marco Delogu.